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"SUPERA", il progetto
europeo che coinvolge l'Università
di Cagliari per promuovere la parità
di genere anche nella ricerca scientifica
Entra nella fase operativa
“supera - supporting the promotion
of equality in research and academia”,
finanziato da Horizon2020 e coordinato
per Cagliari da Luigi Raffo: a breve
on line il questionario, la creazione
di una rete di monitoraggio permanente
in tutto l’ateneo e una serie di
fab lab sul tema
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Cagliari,
14 gennaio 2019
Si tratta di un progetto che aiuta a togliere
la testa da sotto la sabbia, sono molto contenta:
si propone di applicare il metodo scientifico ad
una realtà che ha bisogno di uscire dalla
melma delle opinioni discordanti. Qui non si tratta
di ascoltare opinioni, ma di cercare di comprendere
bene le dimensioni di un fenomeno che esiste, e
tutti insieme - docenti, personale, studenti - portare
avanti un percorso di lotta alla discriminazione
e di promozione della parità di genere.
Così Maria Del Zompo, Rettore dellUniversità
di Cagliari, ha presentato questa mattina SUPERA
- Supporting the Promotion of Equality in Research
and Academia, che vede lAteneo del capoluogo
sardo partner di uno degli appena due progetti approvati
in tutta Europa sul tema dellequilibrio di
genere, in questo caso nel mondo della ricerca scientifica,
a valere sui fondi Horizon2020.
Il messaggio che vorrei passasse
ha chiarito in apertura Luigi Raffo, coordinatore
locale di SUPERA, che ha presentato il progetto
con alcune docenti - è che nessuno di noi
è sufficientemente distante dalle questioni
di genere per non occuparsi di gender equality
plan, perché questo riguarda la qualità
della nostra vita e la qualità della ricerca
che facciamo. Una vera e propria chiamata
allazione di tutti - docenti, personale
e studenti - che parte dai dati dellAteneo,
che ha rivelato il Magnifico sono
preoccupanti. È chiaro che lo squilibrio
di genere è un dato di fatto che risale
a un problema ancestrale, perché sono scelte
che vengono fatte usando la parte del cervello
legata alla emotività. È importantissimo
acquisire i dati e vedere cosa si può fare.
Esattamente quello che si propone di fare il team
del progetto: Vogliamo una inclusività
al 100% - dettaglia Cristina Cabras - Docenti
e studenti andranno a caccia dei pregiudizi in
ogni settore. Siamo molto motivati e andremo avanti
grazie al coinvolgimento di tutti. Il genere deve
restare soltanto una contaminazione, una possibilità
condivisa per tutte e per tutti. In questi
giorni, la fase di avvio ha spiegato Ester
Cois prevede la somministrazione di un
questionario on line che sarà compilabile
in 15 minuti, e la creazione di una rete permanente
su base volontaria in tutto lorganigramma
dellAteneo, una sorta di sentinelle
che scoveranno le criticità. A questi si
affiancheranno i FABLAB, specifici laboratori
sul tema. Successivamente, la predisposizione
di idonei strumenti di comunicazione completerà
il progetto, che rimarrà aperto per successive
implementazioni.
Il Prorettore vicario e Presidente del Comitato
Unico di Garanzia, Francesco Mola, ha affermato
che sarà fondamentale lanalisi
del contesto, è affascinante lidea
di costruire qualcosa di sistematico, con i requisiti
della scalabilità e della portabilità:
si tratta di una iniziativa esportabile in altri
contesti. Per questo è importante aver
ottenuto il coinvolgimento della Presidenza della
Regione autonoma della Sardegna.
La strada è lunga ha aggiunto
il Rettore Del Zompo - ma anche un certo modo
di portare avanti la politica tende a favorire
lidea di mascolinità nella nostra
società: oggi devi essere per forza deciso,
duro, tratti caratteriali che certamente non appartengono
di base ad una figura femminile.
Si partirà dallanalisi
ha precisato la prof.ssa Cabras - poi si passerà
alla pianificazione, alla implementazione del
gender equality plan, quindi il monitoraggio per
il miglioramento continuo in base ai risultati
riscontrati. Sarà un percorso
lungo 4 anni verso il piano per la parità
di genere ha specificato la prof.ssa Cois
- Uno strumento a disposizione delle politiche
di inclusione dellateneo in tutti gli ambiti
in cui lavora, progettuale e partecipativo. Dovrà
coinvolgere tutte le componenti della nostra università:
UniCa è agente di promozione della parità
di genere, SUPERA è uno strumento di cambiamento,
promuove principi di equità e cittadinanza
sostanziale.
Intervenire sugli effetti negativi degli
stereotipi e dei pregiudizi è indispensabile
ha aggiunto Cristina Cabras - La letteratura
scientifica mostra che si tratta di pregiudizi
presenti fin dalla tenera età. Lelemento
di genere a parità di curriculum influenza
il risultato che si ottiene nella valutazione.
Il nostro obiettivo grazie alla sensibilità
del Rettore che ha fortemente voluto questo progetto
- è non solo rilevare, ma comprendere e
spiegare le ragioni delle disuguaglianze.
La conclusione del Rettore: Per crescere
ha raccomandato - la nostra società deve
interagire, confrontarsi, ascoltare e poi decidere:
questo stile porta certamente ad una convivenza
veramente inclusiva che piace. Abbiamo una responsabilità
sociale precisa anche in questo senso.