Roma, 27 febbraio
2018
Dopo poco più di un mese dalla visita a Nuoro
del ministro dellInterno Marco Minniti, centrata sulle
richieste di maggior sicurezza nei territori, è arrivata
la firma dellaccordo per la promozione della sicurezza
integrata nel quale si andranno ad inserire gli annunciati Patti
territoriali. Questo pomeriggio al Viminale hanno siglato lintesa
il presidente Francesco Pigliaru, il ministro Minniti insieme
alla prefetta di Cagliari Tiziana Costantino, presenti gli assessori
degli Affari generali Filippo Spanu e degli Enti locali Cristiano
Erriu con il sindaco di Macomer Antonio Onorato Succu.
Lo scorso 18 gennaio Pigliaru e Minniti, nel corso della
visita del Ministro a Nuoro e in particolare nellincontro
con i presidenti di Cal e Anci e con una folta delegazione
di sindaci, avevano concordato infatti la stipula di Patti
territoriali sulla sicurezza per contrastare il fenomeno degli
attentati ai danni degli amministratori locali. I Patti, di
cui laccordo è la cornice, saranno declinati
localmente per rispondere alle singole esigenze dei differenti
territori in cui si andranno ad applicare.
Lobiettivo generale è quello di migliorare la
qualità della vita favorendo linclusione sociale,
lintegrazione dei migranti regolari e dei richiedenti
asilo, e, nel complesso, innalzando i livelli di sicurezza
e conseguentemente contrastando le situazioni di illegalità.
La Regione e, attraverso le Prefetture, il Ministero opereranno
congiuntamente per limplementazione ed il potenziamento
degli strumenti operativi ricompresi nei principali filoni
di intervento individuati nellaccordo. Sul fronte dei
flussi migratori in arrivo dallAlgeria, una particolare
attenzione viene rivolta al Cpr di prossima apertura a Macomer,
allinterno dellex struttura carceraria.
Con la firma di oggi facciamo un salto di qualità
nella sicurezza dei nostri territori per quanto riguarda aspetti
molto importanti, ha detto il Presidente della Regione
Francesco Pigliaru. Questo succede a poco più
di un mese dalla visita del ministro Minniti a Nuoro, nella
quale ci siamo confrontati con i Prefetti e i rappresentanti
delle Istituzioni locali - ha proseguito il presidente Pigliaru
- annunciando i Patti territoriali di cui laccordo siglato
oggi è la cornice necessaria. Significa che ciò
che è stato detto è stato fatto - ha sottolineato
- e non cè niente di meglio che far arrivare
i risultati nei tempi previsti per far recuperare ai cittadini
la fiducia. Ciò vale a maggior ragione quando, come
è avvenuto in questa occasione, le istituzioni dimostrano
di saper collaborare, lavorare insieme per raggiungere un
obiettivo condiviso. Anche per questo è importante
ringraziare il ministro Minniti - ha concluso Francesco Pigliaru
- e tutti quelli che hanno messo il massimo impegno per riuscirci".
Un lungo percorso in cui tutti i passaggi sono stati
condivisi con il Ministero, lAmministrazione comunale
e tutta la comunità di Macomer, ha precisato
lassessore Filippo Spanu. Lavoriamo su
due aspetti principali: sicurezza e accoglienza. Il Cpr deve
scoraggiare coloro che desiderano raggiungere la Sardegna
in maniera illegale. Allo stesso tempo, la Regione sta proponendo
una politica attiva di inclusione.
Il Governo si è impegnato a tenere nei vari
territori i presìdi di sicurezza e le caserme di Carabinieri,
Polizia di Stato e degli altri corpi - è stato il commento
dellassessore Cristiano Erriu - e questa è
una delle parti più importanti dellAccordo perché
risponde a unesigenza diffusa di sicurezza che è
stata rappresentata dai sindaci sardi. Stato, Regione ed enti
locali si muovono uniti verso una condivisione delle politiche
di sicurezza integrata.
Nellaccordo - ha sottolineato il sindaco di Macomer
Antonio Onorato Succu - oltre alla parte generale sulla
sicurezza, dove sono enunciati gli impegni di Ministero e
Regione, vi è la parte specifica che conferma il Centro
di Permanenza e Rimpatrio a Macomer, sul quale si è
concordato un numero massimo di 100 ospiti. La struttura sarà
resa funzionale al nuovo utilizzo con fondi del Ministero
e sarà uno strumento di deterrenza verso gli sbarchi
diretti. Il ministro Minniti è stato di parola, il
Comune di Macomer ha partecipato in un quadro di accordo e
sinergia interistituzionale, nellinteresse della Sardegna.
Vengono previsti il rafforzamento dei sistemi di videosorveglianza
e della interconnessione, a livello territoriale, delle sale
operative delle Polizie locali con le sale operative delle
forze di polizia, settore nel quale si registrano significativi
esempi di sinergie e collaborazioni che sono alla base di
unincisiva attuazione delle politiche di sicurezza integrata.
In tale ambito si potrà promuovere, in favore dei
Comuni, ladozione di misure di sostegno per ladeguamento
tecnologico delle centrali esistenti o per la
creazione di nuovi sistemi. Le iniziative da assumere dovranno
anche essere finalizzate a garantire che gli apparati di videosorveglianza
realizzati da parte degli Enti locali si inseriscano in un
circuito complessivo in grado di dialogare ed interagire.
A tal fine la Regione, con deliberazione n. 56/8 del 20 dicembre
2017, ha già destinato oltre 7 milioni di euro per
il collegamento in fibra ottica alla Rete Telematica Regionale
delle sedi comunali. La Giunta Pigliaru ha deciso di modificare
larticolazione finanziaria dellAsse prioritario
II del POR FESR, assegnando una parte delle economie derivanti
dal Piano Tecnico (circa 25 milioni di euro) per la realizzazione
della Banda Ultra Larga a favore dei nuovi interventi per
le reti di videosorveglianza da destinare ai Comuni in ragione
dei fabbisogni rappresentati dal sistema delle Autonomie locali
con particolare riferimento agli ambiti ottimali costituiti
da Unioni di Comuni.
La Regione Sardegna si impegna ad affiancare i Comuni che,
nellambito dei Patti per lattuazione della sicurezza
urbana, intendano avanzare richieste di accesso al finanziamento
ai fondi statali per linstallazione di sistemi di videosorveglianza.
NellAccordo sottoscritto oggi si fa riferimento inoltre
allestensione al territorio della Sardegna del Numero
unico di emergenza europeo 112 (cd.112 NUE). La Regione si
impegna in particolare ad avviare il Servizio 112 NUE,
previo specifico accordo col Ministero dellInterno,
secondo il modello della centrale unica di risposta.
Saranno avviati progetti di inclusione sociale, con lobiettivo
del miglioramento della qualità della vita, e di riqualificazione
socio-culturale delle realtà territoriali individuate
maggiormente in sofferenza. Su questo specifico tema, la Regione
si impegna a dare piena attuazione ad alcune misure di finanziamento
già programmate direttamente o attraverso gli Enti
locali: Lavoras, Investimenti territoriali integrati
(ITI), REIS (reddito di inclusione sociale), bando Includis
e Prendere il volo.
Verranno potenziate iniziative di prevenzione e contrasto
del fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori
locali che saranno coinvolti per lindividuazione delle
azioni coordinate ritenute maggiormente rispondenti alle necessità
dei territori.
Le parti concordano di realizzare congiuntamente, con le
loro strutture, campagne di sensibilizzazione dei giovani,
nelle scuole di ogni ordine e grado, attraverso iniziative
didattiche nel campo delleducazione alla legalità.
Il Centro di permanenza per i rimpatri, che sarà
ospitato nellex carcere di Macomer, avrà una
capienza non superiore a cento unità. Viene prevista
la realizzazione di impianti di videosorveglianza e di illuminazione
su tutto il perimetro della struttura. Il Ministero dellInterno,
con il Dipartimento per le libertà civili e limmigrazione,
in relazione alla necessità di garantire le migliori
condizioni di sicurezza nelle aree contigue alla struttura,
si impegna a finanziare per un importo fino a un massimo di
200mila euro il potenziamento della rete di illuminazione
pubblica nelle aree dellabitato di Macomer più
vicine. Lo stesso Ministero assicurerà i necessari
servizi di vigilanza presso il Centro, anche eventualmente
avvalendosi dei militari delle Forze Armate impiegati nelloperazione
Strade Sicure. Riguardo al personale della Guardia
di Finanza, viene condivisa la necessità della riattivazione
della caserma di Macomer. Per raggiungere lobiettivo
il Comune di Macomer si impegna a mettere a disposizione,
in comodato duso gratuito, uno stabile di adeguate dimensioni
che sarà riadattato per limpiego da parte della
Guardia di Finanza. Per il reperimento delle risorse necessarie
alla riapertura saranno promosse le indispensabili sinergie
istituzionali.
La videosorveglianza del quartiere che ospita il Centro di
permanenza per i rimpatri, così come degli snodi strategici
e nevralgici del Marghine, rientra nei previsti ambiti attuativi
del presente protocollo relativi ai sistemi integrati di controllo
territoriale, cui verrà riconosciuta priorità
nellambito degli specifici investimenti regionali.
I Comuni dellUnione del Marghine, per i quali è
stato riconosciuto ammissibile il progetto SPRAR per laccoglienza
diffusa, saranno esentati dalla istituzione di nuovi CAS,
in conseguenza dellapertura del Centro di permanenza
per i rimpatri.
LAccordo si sofferma anche sule criticità, connesse
alla sicurezza, determinate dai flussi migratori non programmati.
Viene stabilito ladeguamento delle forze di sicurezza
disponibili in particolare nelle aree di sbarco e nelle immediate
vicinanze dei Centri di accoglienza di più rilevanti
dimensioni in area urbana; Viene stabilito poi di rafforzare
le azioni destinate al contrasto di fenomeni di tratta legati
ai flussi.
Sono previsti interventi durgenza per le prime azioni
di assistenza sanitaria ed integrazione sociale dei migranti
per i quali la Regione Sardegna per il 2018 ha già destinato
320mila euro e lattivazione delle strutture altamente
specializzate per lassistenza dei Minori Stranieri non
Accompagnati mediante lutilizzo di fondi nazionali e comunitari. |