Sassari,
13 gennaio 2018
È stata ufficialmente inaugurata questa mattina la nuova
sede dell'Azienda per la Tutela della Salute, nell ex
Ospedale Civile, alla presenza del Presidente della Regione,
Francesco Pigliaru, del Presidente del Consiglio regionale,
Gianfranco Ganau, dell'assessore della Sanità, Luigi
Arru, e delle Autorità civili, religiose e militari della
città.
Aver scelto questo complesso per la sede dellATS
dopo il magnifico restauro che lo ha riconsegnato alla città
e alla regione - ha detto il presidente Pigliaru - ha un valore
fortemente simbolico: era un edificio cadente al quale un
lungo e faticoso lavoro di smontaggio e rimontaggio ha restituito
funzionalità e bellezza. Succede lo stesso quando si
affrontano riforme profonde, come quella della sanità:
ciò che abbiamo trovato, nonostante le tante eccellenze
professionali, era un sistema insostenibile - ha sottolineato
-, non in grado di garantire ai cittadini la necessaria qualità
di servizi. Abbiamo avuto il coraggio di affrontarla, superando
steccati storici e ripensando lintero schema in modo
unitario, per costruire una sanità più forte,
efficace ed efficiente. Ciò pur nella consapevolezza
della difficoltà e ben sapendo che per arrivare al
risultato servono tempi lunghi, ma sarà nel corso di
questanno che inizieremo a vedere i cambiamenti in positivo,
sia per i cittadini che per chi nella sanità lavora.
Nello stesso tempo - ha concluso Francesco Pigliaru - questa
sede rappresenta sia il ruolo centrale che la Ats svolge in
Sardegna, sia la grande opportunità, per Sassari, di
governare quella parte così importante nella nostra
vita che è la salute, una leadership che certamente
saprà esercitare nel modo giusto".
L'ospedale, sorto nel 1843, rappresentò fin dallinizio
la volontà di dare a Sassari, oltre che una struttura
sanitaria per quellepoca modernissima, anche un edificio
che desse lustro alla città dal punto di vista architettonico.
Utilizzato per un ultimo reparto ospedaliero fino al 2007,
è stato individuato dal Ministero dei Beni Culturali
quale possibile sede della Biblioteca Universitaria, storicamente
ospitata presso la sede centrale dellUniversità
di Sassari e dellArchivio di Stato. Un accordo tra il
MIBAC ed ASL Sassari ha consentito la riqualificazione del
complesso monumentale, la cui opera di restauro è stata
finanziata interamente dal Ministero.
È importante che l'Ats abbia scelto questa sede
ha detto l'assessore della Sanità e l'inaugurazione
di oggi rappresenta un momento simbolico molto forte. L'Azienda
unica ha ereditato problemi inveterati, disservizi, gare non
fatte, una organizzazione del lavoro inesistente. E questo
grazie a chi solo oggi si ricorda della salute dei Sardi,
nella disperata ricerca di visibilità mediatica. Non
ci nascondiamo coi cittadini, ci sono stati problemi, legati
al passaggio da otto ad una Azienda, e di questo ci scusiamo.
Ma stiamo anche cominciando a vedere i primi frutti delle
riforme, a partire da quella della Rete, con i medici di Sassari
che si spostano a supporto dei colleghi di Lanusei per portare
assistenza ad un paziente con una patologia importante. Non
passerà molto tempo e avremo un servizio di elisoccorso
moderno e dedicato, cosi come sta prendendo forma la rete
dei servizi sul territorio. L'ho ribadito anche alle organizzazioni
sindacali: il personale va ringraziato per il lavoro che svolge,
non sempre nelle migliori condizioni organizzative. Questo
sarà l'anno delle stabilizzazioni in sanità,
delle assunzioni e della rimozione totale del blocco del turn
over.
"Dopo un anno di duro lavoro possiamo dire che l'ATS
non è più la semplice somma delle 8 precedenti
Asl, bensì unazienda unica che proprio in questi
giorni ha deliberato la nuova dotazione organica fatta da
circa 16.000 dipendenti: quasi duemila in più degli
attuali dipendenti a tempo indeterminato. Ciò vuol
dire che nel corso del 2018 centinaia di precari potranno
essere stabilizzati e tanti giovani medici, infermieri, professionisti
sanitari e tecnici potranno essere assunti in pianta stabile
(complessivamente tra le 600 e le 800 unità). Un'operazione
- sottolinea il direttore generale dell'ATS Fulvio Moirano
- che oltre a mettere fine ad una precarizzazione che durava
ormai da troppi anni, metterà a disposizione le risorse
umane necessarie per un deciso miglioramento delle prestazioni,
con particolare attenzione alla riduzione dei tempi di attesa
per tutti i cittadini della Sardegna".
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