Cagliari, 9 gennaio 2018
La seduta è stata aperta dal presidente Gianfranco
Ganau. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha
iniziato lesame dellordine del giorno con le
dichiarazioni di voto finali sulla manovra finanziaria.
Prima degli interventi dei consiglieri il relatore del
provvedimento Franco Sabatini (Pd) ha sollecitato in base
allart.89 del Regolamento alcune modifiche a due emendamenti
approvati in precedenza, riguardanti le procedure dei Resi
(reddito di inclusione sociale) e la scadenza dei corsi
destinati alle guide turistiche. Le proposte di modifica
sono state accolte.
Aprendo la serie delle dichiarazioni di voto, il consigliere
Fabrizio Anedda (Misto-Sinistra sarda), favorevole, ha parlato
di «un bilancio appesantito per il 98% dalle spese
correnti, mentre il resto è stato lasciato ad iniziative
di singoli consiglieri, ad eccezione delle misure del Piano
lavoro che ha una dotazione finanziaria pari al doppio di
quanto destinato a pastori». Ma più che alla
quantità delle risorse, ha suggerito Anedda, «è
necessario rivolgere molta attenzione allutilizzo
corretto delle risorse perché nel sistema regionale
ci sono ancora sprechi ed inefficienze, solo in questo modo
si libereranno risorse vere per sviluppo e lavoro».
Alessandra Zedda, vice capogruppo di Forza Italia, ha sostenuto
che quella in esame «non è certo la nostra
finanziaria purtroppo lacunosa in settori molto importanti
per la Sardegna come trasporti, risorse idriche e programmazione
territoriale». Forse, ha proseguito, «gli unici
interventi positivi sono quelli sul lavoro perché
voluti dal Consiglio; per il resto abbiamo una sanità
vicina al collasso nel silenzio della maggioranza e della
Giunta mentre proliferano le nuove strutture che determineranno
molto probabilmente altri 150 milioni di euro di costi aggiuntivi
per tacere dei soldi spesi per appetiti personali di consiglieri
o amici».
Roberto Deriu, vice capogruppo del Pd, ha detto di non
capire perché la manovra non possa appartenere «anche
allopposizione che ne ha condiviso e votato molte
parti; nel documento, a nostro giudizio, cè
finalmente la risposta a problemi antichi dellIsola,
a partire dagli studenti poveri ma meritevoli che potranno
accedere agli studi universitari, mentre durante la giunta
Cappellacci la metà degli idonei è rimasta
fuori; ora da 2 anni tutti i beneficiari hanno le borse
di studio e per lanno prossimo ci saranno 1000 borse
di studio in più, risultato eccezionale merito di
tutto il Consiglio».
Emilio Usula (Misto-Rossomori), contrario, ha affermato
che avrebbe preferito avere qualche dubbio a fronte di un
giudizio sulla manovra totalmente negativo a parte i tempi
di approvazione. Il problema, ha affermato, «è
che comunque gli interventi saranno molto limitati su povertà
estreme e famiglie ai margini della vita sociale, lavoro
e disoccupazione ancora troppo alte per giovani e donne
con molti ragazzi costretti in un quadro in cui è
ancora altissimo led abbandono scolastico».
Sarebbe stato meglio, ha concluso, «ascoltare di più
la Sardegna per capire la realtà e rendersi conto
che la Regione è in condizioni drammatiche, il divario
con la penisola resta preoccupante e lo stesso piano lavoro
è una polverizzazione di misure senza strategia».
Il capogruppo di Art.1-Mdp Daniele Cocco ha sostenuto che
«questa finanziaria è la migliore possibile
in questo momento difficile e si danno finalmente alcune
risposte concrete nonostante latteggiamento negativo
dello Stato sugli accantonamenti che grida ancora vendetta
con la risposta inaccettabile di appena 15 milioni».
Credo molto al progetto LavoRas, ha aggiunto, «che
ha visto aumentare le risorse ed auspico che una regia efficiente
garantisca la spesa dei fondi disponibili con la massima
celerità».
Per Forza Italia Edoardo Tocco ha messo in evidenza che
«si tratta di una finanziaria che lascia una profonda
amarezza perché manca di una prospettiva convincente
ed è piena di contraddizioni come quella dellassessore
che vuole impiegare i fondi per il lavoro in attività
di integrazione dei migranti». Resta, ha concluso,
«il problema strategico di una Giunta incapace di
guardare avanti; i sardi hanno capito ed un primo acconto
arriverà il prossimo 4 marzo».
Il consigliere del Pd Walter Piscedda, favorevole, «lintervento
del Consiglio è stato molto significativo rispetto
alla proposta originaria, in piena collaborazione con la
Giunta e lintera maggioranza, e contiene interventi
tuttaltro che banali, misure strutturali su lavoro,
istruzione e sulle politiche sociali».
Il capogruppo dellUdc Gianluigi Rubiu, contrario,
ha parlato di una manovra «non allaltezza delle
aspettative e delle esigenze dei sardi, che non ha convinto
nemmeno la maggioranza, una manovra che con la corsa agli
emendamenti ha corretto solo parzialmente limpianto
della legge, senza tracciare un nuovo modello di sviluppo
per la Sardegna dove lavoro, disoccupazione e continuità
restano i grandi mali della Sardegna». La nostra percezione,
ha concluso, «è la stessa delle categorie produttive,
delle forze sociali, di associazioni e dei semplici cittadini:
in sintesi pochi soldi, troppa burocrazia, niente coraggio».
Il consigliere Paolo Zedda di Art.1-Mdp ha osservato sul
piano generale che «approvare la finanziaria entro
lanno sarà un fatto positivo che determinerà
una profonda differenza rispetto al passato; inoltre questanno
si è data attuazione, sia pure parziale, ai principi
del bilancio armonizzato, cioè il Consiglio ha svolto
il suo ruolo di indirizzo lasciando alla Giunta la definizione
di dettaglio ed inoltre è positivo limpegno
sullistruzione con una dispersione scolastica calata
dal 25 al 18%, dato eccezionale che fra laltro apre
spazi importanti per diminuire la disoccupazione».
Il consigliere Giovanni Satta (Misto) ha parlato di una
finanziaria «che lascia poco spazio alla fantasia
con troppe rigidità, fondi a destinazione vincolata
e troppe marchette, perché è vero che le risorse
sono poche ma questo è frutto di un rapporto sbagliato
con lo Stato a causa della decisione di Soru nel 2006 di
mettere a carico della Regione spese ingenti come la sanità,
che questanno crescerà ancora». Occorre
invece una inversione di tendenza nei rapporti Stato-Regione,
«per ribaltare, fra gli altri, anche laccordo-porcheria
sulle servitù militari che non ha alcuna ricaduta
positiva su nessun fronte, ad esempio la Sardegna ha un
indotto della presenza militare di circa 140 milioni mentre
la Sicilia più di 600».
Per Gian Mario Tendas (Pd), favorevole, «prima di
tutto va sottolineato che è stato scongiurato lesercizio
provvisorio ma poi, nel merito, vedo una manovra coerente
con le linee politiche e programmatiche dellamministrazione
di centro sinistra su scuola con infrastrutture ammodernamento
e didattica, lavoro con un programma di ampio respiro e
politiche sociali con un forte incremento delle risorse
disponibili: tuttavia serve molta attenzione sulle procedure
tecnico-burocratiche per assicurare qualità e velocità
della spesa».
Il consigliere delludc Giorgio Oppi, contrario, dopo
essersi detto meravigliato per le troppe mancette, ha accusato
la Giunta di scarsa autorevolezza e di aver più volte
disatteso le scelte del Consiglio a cominciare dalla sanità,
«settore molto malato con le persone peggiori collocate
nelle posizioni migliori, con un deficit in aumento e con
il rebus del Mater Olbia dove bisogna ripartire da capo
perché tutto è scaduto il 31 dicembre e forse
i posti non ci sono più».
Il capogruppo del Cps Pierfranco Zanchetta, favorevole,
ha espresso soddisfazione per la tempistica nellapprovazione,
senza enfasi ma con realismo, «di una manovra che
assicurerà prospettive migliori ai sardi, respingendo
visioni catastrofistiche che non fanno che peggiorare il
clima della comunità regionale». Questa finanziaria,
ha aggiunto, «è in sintonia con i sardi per
sviluppo, lavoro con un provvedimento concreto come LavoRas,
istruzione ed attenzione alle fasce più deboli, fermo
restando che il 2018 dovrà essere quello della rinegoziazione
degli accantonamenti con lo Stato».
Il consigliere Paolo Truzzu (Misto-Fdi), contrario, ha
detto che «la legge non può essere la nostra
perché ancora una volta il Consiglio ha perso una
buona occasione per sganciarsi dalla competizione elettorale,
pur avendo approvato interventi su alcuni temi importanti
come diritto allo studio ed agricoltura senza però
affrontare i veri nodi dello sviluppo». La stessa
spesa sociale in aumento, ha lamentato Truzzu, «non
è cosa di cui essere contenti perché vuol
dire che non ci sono prospettive di crescita; inoltre si
è sbagliato nel non ascoltare le nostre proposte
in materia di spopolamento e sostegno alla natalità,
lasciando spazio a tesi bizzarre come quella dellassessore
Arru che sbaglia anche concettualmente perché i migranti
sono tutti uomini e non possono dare alcun contributo positivo
alla lotta contro lo spopolamento».
Il capogruppo del PsdAz, Angelo Carta, contrario,
ha messo laccento «su un fatto nuovo che la
Giunta ha trattato come sempre, cioè che è
iniziato lultimo anno della legislatura ed il prossimo
4 marzo ci saranno le elezioni politiche». Purtroppo,
ha continuato, «la pioggia di emendamenti dimostra
che ha prevalso la volontà di tornare sul territorio
con qualcosa in tasca dalla ristrutturazione di una chiesa
o dal sostegno ad un premio di poesia; gli stessi ordini
del giorno in coda alla finanziaria (quasi tutti della maggioranza)
su temi importantissimi per la Sardegna sono il segnale
che le risposte davvero importanti non sono arrivate».
Il consigliere dei Riformatori Luigi Crisponi, contrario,
ha definito «la finanziaria senza risultati che lascerà
tutto come prima, se non peggio, con cittadini di serie
A e di serie B, questi ultimi sacrificati e dimenticati
per lennesima volta come quelli di Ottana; e poi famiglia,
povertà, giovani, politiche sociali, componenti della
società sarda che confermeranno la posizione della
nostra Regione come fanalino di coda incapace di far rialzare
la schiena alla comunità regionale».
Sempre per i Riformatori il capogruppo Attilio Dedoni,
contrario, ha criticato la scarsa attenzione della Regione
nella ricerca di nuove forme di finanziamento da parte Stato,
«anzi abbiamo assistito ad una ritirata generale e
ad una resa senza condizioni con la rinuncia ai ricorsi».
Emancata insomma, secondo Dedoni, «la capacità
di una programmazione forte capace di guardare al futuro
con fiducia e si è preferito ripiegare su piccoli
favori a piccoli gruppi di interesse trascurando sviluppo,
trasporti e soprattutto sanità che, come dicono tutti
i sardi, fa schifo». (Af)
Il consigliere Giuseppe Fasolino (Fi) ha annunciato voto
contrario ed ha definito la finanziaria deludente
e senza strategia politica, influenzata dal clima elettorale.
«Mi sarei aspettato politiche più importanti
per i giovani, i trasporti e il turismo ha aggiunto
lesponente della minoranza ed invece avete ricercato
solo il consenso a breve» . Fasolino ha dichiarato
di apprezzare il piano Lavoras ed i tempi con
i quali si è proceduto nellapprovazione della
manovra: «Ma questa manovra non è la nostra
perché la nostra manovra la faremo il prossimo anno».
Mariano Contu (Fi) ha annunciato voto contrario («questa
finanziaria di fine legislatura avrebbe dovuto elencare
risultati piuttosto che proposte») ed ha lamentato
ritardi nelle politiche del lavoro e dello sviluppo.
Il presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini
(Pd), ha espresso soddisfazione per lavoro svolto in commissione
e in Consiglio («abbiamo migliorato una manovra già
bene impostata dalla Giunta») ed ha evidenziato in
termini positivi i dati Istat sul lavoro e leconomia.
Lesponente della maggioranza ha quindi ricordato alcuni
significativi stanziamenti per il diritto allo studio, il
Reis (45 milioni), lagricoltura (90 milioni complessivi
in pochi mesi) e 100 milioni di nuove risorse per il lavoro.
«Abbiamo fatto molto per la Sardegna ha concluso
Sabatini - e moltissimo per aiutare chi è più
in difficoltà».
Il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, ha salutato con favore
i tempi di approvazione della manovra («bene il mancato
ricorso allesercizio provvisorio») ed ha definito
la manovra un documento di bilancio in linea con lesigenze
della società sarda. Lesponente della
maggioranza ha quindi ricordato i postivi giudizi espressi
dai rettori delle Università e dai sindacati ed ha
evidenziato i segnali di ripresa che si registrano
nellIsola ad iniziare dal Pil e dalloccupazione.
«Vi autopromuovete e vi incensate ma dimenticate
di dire che cosa hanno prodotto di positivo le vostre quattro
finanziarie approvate dallinizio della legislatura».
Così il capogruppo Fi, Pietro Pittalis, ha preannunciato
il voto contrario del gruppo ed ha insistito sui ritardi
nella ripresa che si registrano in Sardegna. Per il lavoro,
lesponete della minoranza, ha parlato di dati
drogati dal lavoro stagionale e turistico ed ha insistito
sulla drammatica situazione occupazionale ad Ottana. «Descrivete
una Sardegna che non esiste ha concluso il capogruppo
e il giudizio sul vostro operato lo daranno i sardi
il prossimo 4 di marzo».
Non essendoci altri iscritti a parlare, il presidente Ganau
ha posto in votazione la legge di Stabilità 2018
e successivamente il bilancio di previsione triennale 2018-2020
e la Manovra 2018-2020 è stata approvata con 28 favorevoli
e 16 contrari.
Si è quindi passati allesame del bilancio
di previsione delle entrate e delle spese del Consiglio
regionale che è stato illustrato dal questore Fabrizio
Anedda (Misto) che ha rimarcato lavanzo di 11 milioni
di euro nel 2017. Il consigliere del Pds, Piermario Manca
ha chiesto lumi sulla mancata spendita di tale consistente
cifra ed il presidente Ganau ha evidenziato che si tratta
di somme accumulate anche nelle passate legislature.
Il consigliere dellUdc, Giorgio Oppi, annunciando
voto favorevole al bilancio del Consiglio non ha mancato
di rappresentare una serie di criticità in ordine
al personale ed alla mancata espletazione di bandi e gare.
Oppi ha inoltre denunciato il mancato riconoscimento ai
consiglieri regionali in aspettativa dei contributi lavorativi.
Una lamentazione ripresa anche dai consiglieri Mario Tendas
(Pd) («chi è qui in aspettativa deve percepire
i contributi previdenziali, come accade a qualunque altro
lavoratore») e Roberto Desini (Pds) che ha auspicato
nuove formule per il reperimento dei collaboratori dei consiglieri
regionali ed ha annunciato un voto di astensione. Il questore
Alessandro Unali (Pds) ha assicurato limpegno del
collegio dei questori per risolvere il problema contributivo
ed ha rimarcato al restituzione delle somme alla Regione
perché non spese. Il capogruppo di Fi, Pietro Pittalis,
ha invece denunciato il paradosso che vede lassociazione
degli ex consiglieri regionali disporre di risorse per lorganizzazioni
di incontri e convegni mentre ai gruppi consiliari non è
riconosciuto alcuno stanziamento per la promozione dellattività
politica («sono contrario ad un ritorno ai sistemi
di gestione del passato ma si possono ipotizzare soluzioni
adeguate alle necessità dei gruppi politici»).
Pittalis ha concluso auspicando tempestivi interventi di
manutenzione per il palazzo del Consiglio così
da restituire dignità alla casa di tutti i sardi.
Il presidente del Consiglio Ganau ha quindi fornito alcune
delucidazioni assicurando interventi in sede di contrattazione
sindacale per porre fine alla discrepanza stipendiale
tra categorie paritarie di lavoratori in Consiglio
ed ha concordato sulla necessità di unidonea
collocazione per gli autisti. Il presidente ha anche annunciato
la dotazione di defibrillatori semi automatici ed ha ricordato
che sul tema dei contributi per i Consiglieri è già
incardinato un provvedimento che potrà essere esitato
in tempi brevi. Ganau ha quindi ricordato lattivazione
di alcuni concorsi per lassunzione di nuovo personale
ed ha rassicurato sugli interventi di manutenzione per il
palazzo del Consiglio regionale.
Il consigliere Pds, Piermario Manca, si è detto
non completamento soddisfatto ed ha confermato
il voto di astensione. Il presidente Ganau ha quindi posto
in votazione il quadro riepilogativo delle entrate; quindi
il quadro riepilogativo delle spese e la tabella riassuntiva
e poi si è tenuta la votazione finale che ha sancito
lapprovazione del documento con 28 voti favorevoli.
Il presidente ha quindi dichiarato chiusa la seduta ed ha
convocato il Consiglio per martedì 16 gennaio alle
16.