CAGLIARI, 4 gennaio 2018
Il 6 gennaio nel parco di Terramaini alle 10:30 verrà
inaugurata la nuova area divertimenti inclusiva nata grazie
al progetto "Gioco anch'io" di Give Him A Chance.
Attraverso la campagna di raccolta fondi "Gioco anch'io" sulla
piattaforma bonacausa.org, l'associazione ha ricevuto donazioni
per un totale di 18mila euro circa.
Una somma che ha consentito di acquistare un'altalena per
carrozzine, una giostra, un'altalena a due posti con un seggiolino
piano e uno ad amaca.
L'obiettivo della onlus "Give him a chance", è quello di "garantire
a tutti i bambini il diritto al gioco", con o senza disabilità.
Con le autorità comunali interverrà anche la
Befana in persona che racconterà la sua storia.
Tiziana Cuccu e Roberto Culeddu MAKE UP ARTISTS: offriranno
il servizio truccabimbi e face painting.
Zucchero filato e palloncini modellabili offerti da TUTTO
ESAURITO.
Anny Guttuso, vicepresidente della onlus Give him a chance:
«È stato un anno molto intenso durante il quale
non abbiamo mai perso di vista l'obiettivo finale: garantire
a tutti i bambini il diritto al gioco. Una grande soddisfazione
è stata riuscire a coinvolgere così tanta gente
nel nostro piccolo grande progetto, ma la gioia più
grande, siamo certi, la proveremo nel vedere il sorriso di
un bambino che per la prima volta può giocare come
tutti gli altri.Vorremmo ringraziare tutte le persone che
hanno contribuito, in qualunque modo, alla riuscita del progetto.
Un ringraziamento particolare va poi all'assessore Paolo Frau,
ai consiglieri e ai funzionari del Comune di Cagliari che
hanno creduto nel nostro progetto e lo hanno sostenuto con
il loro impegno».
«Un grande segnale di civiltà, una dimostrazione
della generosità dei nostri concittadini quando sono
chiamati a contribuire a progetti di prospettiva sottolinea
l'assessore al Verde Paolo Frau . Un esempio (che spero
venga presto imitato) di collaborazione tra amministrazione
comunale e associazionismo. Insieme è possibile ottenere
buoni risultati, e migliorare noi stessi e la qualità
della vita della nostra comunità» conclude Frau.
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