Dorgali,
1 febbraio 2016
Finisce il percorso, se ne vorrebbe intraprendere subito
un altro. La suggestiva escursione didattica con undici
studenti, a spasso tra le bellezze naturalistiche di Dorgali
, ha chiuso la misura 5.1.2 portata avanti dalla Cooperativa
Terra & Luna di Arbatax per conto del Gruppo di Azione
Costiera della Sardegna Orientale e nellambito del
Piano di Sviluppo Locale, denominato Sardegna Orientale
verso il 2020 (SO 2020) con il contributo del FEP
Sardegna 2007/2013 Asse IV.
Dopo cento ore di apprendimento, discenti inoccupati, provenienti
da gran parte dei comuni dellarea GAC SO, hanno appreso
i primi rudimenti per diventare guide turistiche in un contesto
che non ha precedenti. Lo conferma Gianluca Fanni, presidente
di Terra & Luna che con tanta malinconia ricorda quanto
il compianto Fabrizio Selenu (presidente del GAC SO, scomparso
prematuramente il mese scorso), credesse negli sviluppi
futuri di questa iniziativa: Fabrizio aveva in serbo
un progetto che prevedeva linserimento di questi ragazzi.
Un progetto che si sposava alla perfezione dice Fanni
- perché chi usciva da questa formazione non poteva
che lavorare in quellambito e lui aveva preparato
un progetto ad hoc per poterli immettere nel mondo del lavoro.
Quella dei nostri allievi era una vetrina preferenziale.
Si spera di poterla condurre in porto lo stesso. Daltronde
la ragion dessere della formazione è quando
un individuo, dopo che si è formato, trovi un lavoro.
Il rammarico più grosso, oltre alla perdita di Fabrizio
sotto il profilo umano, è che questi ragazzi con
lui avrebbero avuto la possibilità di migliorarsi
ancora di più.
Villaputzu, Baunei, Bari Sardo, Tortolì: la provenienza
dei corsisti è stata varia. Tra loro ha partecipato
anche una ragazza libanese: Era molto interessata
continua Fanni - perché in un futuro prossimo
vorrebbe usufruire di questa formazione per lavorare nella
sua nazione e creare un ponte con la Sardegna Orientale.
Ha arricchito il corso perché proveniva da una terra
completamente diversa rispetto alla nostra sotto laspetto
delle dinamiche in materia di turismo.
La preparazione che hanno assimilato vorrebbero investirla
in campo turistico. Le difficoltà contingenti
che stiamo affrontando a livello regionale e nazionale un
po ci penalizzano spiega il presidente di Terra
& Luna - i ragazzi però sono propositivi, sicuramente
non demorderanno perché hanno tanta passione per
il territorio, la natura e il mare. Non devono fare altro
che acquisire competenze, continuare a formarsi anche senza
di noi, in modo da migliorarsi e rendersi più appetibili
nei confronti del mercato del lavoro.
Nata nel 2011 Terra & Luna ha come scopo primario quello
di venire incontro a chi è in difficoltà,
occupandosi di attività disparate. Con il GAC SO
ha portato avanti anche la misura 5.1.1. (che ha fornito
importanti nozioni per attività imprenditoriali specializzate
nella di pulizia del mare e dei fondali marini) e la 5.1.3.
(per la gestione degli ittiturismi).
In generale chiude Gianluca Fanni - lesperienza
con il GAC SO è stata molto buona; le tre misure
vertevano su figure nuove che ancora non si trovano nellalbo
regionale. Sono state concepite dal GAC per uno sbocco lavorativo
nel suo ambito.
TRA CALA GONONE E DINTORNI IN COMPAGNIA DI STEFANO LAVRA
Temperatura mite e sole splendente. Gli allievi non potevano
augurarsi di meglio. Sotto lala protettiva di Stefano
Lavra, educatore, formatore di educazione ambientale e presidente
del CEA di Cala Gonone, hanno dapprima perlustrato il promontorio
che sovrasta la magnifica Cala Fuili. Poi hanno visitato
il Ramo Nord della grotta del Bue Marino, guidati da Leo
Fancello, stimatissimo cultore del sottosuolo facente parte
della Commissione Nazionale Speleologica e tra i più
grandi esperti di speleologia internazionale. Al ritorno
a Cala Gonone è seguita la visita al Centro di Educazione
Ambientale, importante per tutta la provincia di Nuoro e
lOgliastra, abilitato dal 2002 come centro di esperienza
di educazione ambientale e presidio faunistico della foca
monaca.
I partecipanti sono rimasti profondamente colpiti
dalla scenografia e da un paesaggio particolarmente bello
nel periodo invernale rileva subito Stefano Lavra
e poi hanno apprezzato la ricchissima presenza di
flora endemica: ginepri, lecci, euforbie, lentischio, corbezzoli,
e tutto ciò che rappresenta la macchia mediterranea
in quel tratto di costa tra i più selvaggi del Supramonte.
Hanno appreso anche altre particolarità?
Quel territorio ha anche una valenza storica. Fino alla
metà degli anni quaranta del secolo scorso era percorso
dai carbonai. Attraverso il taglio dei ceppi estraevano
il carbone che poi veniva caricato sui piroscafi e trasportato
in Penisola per alimentare i treni delle ferrovie dello
stato. Questa zona serba anche delle sorprese, come gli
alberi monumentali reduci dai tagli indiscriminati. I carbonai
vi trovavano rifugio per proteggersi dalle intemperie.
Al Bue Marino non hanno intrapreso il solito tour turistico
È stata una visita suggestiva ma esclusiva, consentita
solo ai piccoli gruppi, e che prevede luso di caschi
speleo. Il grandissimo esperto Leo Fancello ha raccontato
tutti i fenomeni carsici, le esplorazioni nei cinque chilometri
di estensione. Hanno avuto modi di esplorare una delle grotte
più grandi e interessanti dEuropa, non solo
di grande valenza turistica, ma anche geologica e speleologica.
Al CEA di Cala Gononecerano tante altre cose interessanti
che li attendevano
Per loccasione è stato organizzato un percorso
di conoscenza di tutta la flora e la fauna della Sardegna
con rappresentazioni tridimensionali e uno spazio dedicato
alla foca monaca e alla sua importanza storica che ha avuto
nel Golfo di Orosei e nella costa Orientale. Particolare
è Il suo verso che sembra il muggito di una mucca.
Quali sono gli intenti del CEA?
Si prefigge come obiettivo principale lo sviluppo della
conoscenza del territorio attraverso diversi strumenti di
didattica ambientale, rivolti alle scolaresche materne,
elementari e medie.
Comè stato il bilancio del 2015
Siamo soddisfatti di quella che è stata la stagione
turistica. Si è registrata soprattutto la presenza
di visitatori provenienti dal nord Europa, che sempre di
più vogliono conoscere il nostro territorio.
Prospettive per lanno in corso?
Ci auguriamo che il 2016 ci porti quel giusto apporto di
energie provenienti dal turismo scolastico. Non solo della
provincia di Nuoro ma dellintera Sardegna. Tra le
nostre attività ricordo lEDUMARE, che prevede
la navigazione sotto costa nel Golfo di Orosei, con le visite
al Bue Marino, la spiaggia cala Luna e le lezioni itineranti
allaperto, lavvistamento di cetacei (Delfini).
E con un po di fortuna anche delle balene, che nel
periodo primaverile raggiungono questa zona, alla ricerca
del loro cibo preferito.
In definitiva che esperienza è stata con i corsisti
del GAC SO?
Molto bella, utile a far conoscere il nostro territorio,
e soprattutto a dare una formazione base e una percezione
corretta dellecosistema. Spesso è influenzata
da informazioni approssimative e poco legate al reale potenziale
del nostro territorio che ha una grande valenza naturalistica
da valorizzare nel migliore dei modi.
Impressione personale sugli allievi?
I ragazzi hanno mostrato un livello di attenzione molto
alto. Per me è una grande soddisfazione recepire
questo entusiasmo in quello che per loro è un cammino
educativo ma anche lavorativo nel settore del turismo ambientale.
Si vedeva che erano desiderosi di conoscere questo territorio.
La sensazione è che si siano impossessati di strumenti
importanti di conoscenza che permetteranno di approfondire
e di poter investire su questo segmento importante del nostro
territorio.
Un giudizio sul Gruppo di Azione Costiera della Sardegna
Orientale?
È una realtà importante nel nostro territorio
che sta acquisendo sempre più fisionomia. Può
creare realmente sinergie e sviluppo per il futuro, sia
nellambito della pesca, sia per quanto riguarda la
sostenibilità e il turismo. Ma anche nelle realtà
correlate al mare a alla sua conoscenza per creare benessere
allinterno del territorio.
IL GAC SO
Nato sei anni fa, il Gac Sardegna Orientale diversifica
la sua attività grazie al Fondo Europeo per la Pesca.
Ne fanno parte i seguenti comuni costieri: Posada, Siniscola,
Orosei, Dorgali, Baunei, Lotzorai, Tortolì, Bari
Sardo, Cardedu, Villaputzu, Muravera, Castiadas, Villasimius.
A loro si affiancano altri 41 partner legati dalle tematiche
della pesca, della sostenibilità ambientale e del
turismo. Lo scopo principale del Gruppo è di creare
nuova linfa vitale a coloro che vivono il mare quotidianamente.